venerdì 19 luglio 2013

la protezione delle vittime del traffico di esseri umani: modello italiano e cooperazione con l’OSCE

Care e cari
ieri si è svolto l'incontro con la Boldrini alla Camera. In allegato il report prodotto in tempi brevissimi da Valentina Torri, che ringrazio, e che racconta bene l'andamento della giornata. Aggiungo solo un po' di considerazioni personali.
Nonostante le dichiarazioni e impegni mi pare che ad oggi la cosa più probabile sia un unico bando con meno soldi, a settembre. La Vice Ministro Guerra, in un breve scambio di battute a conclusione dei lavori, mi ha confermato le difficoltà a trovare i soldi anche se ci stanno provando (devo dire che la Giammarinaro è stata esplicita nella richiesta e so che ha lavorato bene in questi giorni). Anche sull'incontro con le nostre reti ha detto che preferirebbe farlo con delle "certezze" rispetto ai fondi... Staremo a vedere.
In ogni caso credo che da subito dobbiamo prepararci ad aprire la vertenza (poi se non servirà, perchè ritroveranno gli 8 milioni, meglio), anche perchè credo che sia umiliante, ogni anno fare questa specie di questua per servizi dove ognuno di noi mette intelligenza, risorse, talento, pezzi di vita e affetti. Come ho detto ieri, concludendo il mio intervento, se non troveranno 4 spiccioli per tenere insieme il sistema, dovranno essere costretti a dirlo e ad assumersene la responsabilità. Io, come ho detto ai relatori, non riuscirei a spiegarlo neanche a mio figlio.
Su questo ieri all'incontro era presente anche Roberto Natale, portavoce della Boldrini ex Presidente della Federazione Italiana della Stampa. Ho parlato con lui per chiedere di aiutarci a trovare un media nazionale per raccontare il nostro lavoro e le sue implicazioni sul piano dei diritti, del benessere collettivo e della buona spesa. Stamattina, su sua richiesta, gli ho girato una breve promemoria... Anche qui, se sono rose fioriranno.
In più, penso che dal 1 settembre dobbiamo iniziare a preparare l'incontro del 17 ottobre  a Roma, sia nella sua parte seminariale, sia per quel che attiene la vicenda bandi e riprogettazione del sistema.
Infine, leggetevi nel verbale la breve frase di Cecilia Guerra che Valentina riprende nel suo verbale... La dice lunga su come oggi sia possibile vedere e sentire comportamenti e affermazioni che fino a qualche tempo fa sarebbero stati inammissibili dai più.

Un abbraccio a tutte e tutti.
Se non ci sono altre novità o incontri, vi auguro davvero una buona estate.

Andrea Morniroli


LA PROTEZIONE DELLE VITTIME DEL TRAFFICO DI ESSERI UMANI: MODELLO ITALIANO E COOPERAZIONE CON L’OSCE
Incontro con la Rappresentante Speciale e Coordinatrice dell’OSCE per la lotta al traffico di esseri umani Maria Grazia Giammarinaro
18/07/2013 Palazzo Montecitorio

La Presidente della Camera Laura Boldrini apre l'incontro sottolineando l'importanza del tema della tratta di esseri umani  non solo in riferimento allo sfruttamento sessuale femminile, ma citando anche lo sfruttamento lavorativo, l'accattonaggio e le altre forme di riduzione in schiavitù. Ne sottolinea la portata numerica e invita a rimettere al centro la persona come portatore di diritti.

La coordinatrice dell'OSCE Maria Grazia Giammarinaro ricorda il quadro storico dell'art.18 D.lgs.286/98, la sua innovatività a livello internazionale e ne sottolinea le caratteristiche distintive, come la natura non premiale del rilascio del permesso di soggiorno e il fatto che le vittime abbiano accesso all'assistenza prima che il percorso processuale le riconosca come tali.
Ricorda che, ad oggi, i controlli svolti dalle Autorità nei luoghi di lavoro ad alta densità di immigrati sono finalizzati esclusivamente alla verifica della clandestinità dei lavoratori. Sottolinea l'urgenza di invertire lo scopo dei controlli che devono cominciare a diventare pericolosi per gli sfruttatori e non per le potenziali vittime.
In questo contesto lancia la possibilità di dare consulenza legale immediata a chi è potenziale vittima di sfruttamento lavorativo, attraverso la collaborazione con le realtà del terzo settore che operano nel settore tratta e sfruttamento.
Rilancia l'importanza del National Rapporteur of Human Trafficking come strumento di monitoraggio e la necessità di operare azioni di valutazione e monitoraggio nel contesto italiano.
Infine, rivolgendosi direttamente e chiaramente al Viceministro Cecilia Guerra, chiede al Governo di ripensare la struttura di coordinamento e di rimetterla in piedi con vigore e funzionalità politica. Inoltre chiede di risolvere nell'immediato il problema dell'uscita del bando art. 18 D.Lgs.286/98 e art. 13 Ddl 228/2003 e delle relative risorse, priorità assoluta. Senza la nuove attribuzione dei finanziamenti, infatti, le vittime accolte a dicembre sarebbero costrette ad "andare per strada, e in questo contesto andare per strada significa strada veramente".

La Viceministro al Lavoro e alle Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità Cecilia Guerra, ricorda di aver assunto ufficialmente solo da una settimana la delega alle Pari Opportunità e ricorda l'importanza di essere Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, dato il sovrapporsi degli ambiti di competenza del fenomeno tratta.
Elenca i dati del numero verde nazionale e l'ampliamento degli strumenti normativi a disposizione per combattere i reati di tratta e riduzione in schiavitù (caporalato e grave sfruttamento).
Ricorda che la Direttiva Europea 36 del 2011 è stata recepita da pochi Paesi, e comunque non quelli con cui normalmente ci confrontiamo. In particolare ricorda che questa direttiva, centrata sulla protezione dei diritti delle vittime, individua la necessità di tavoli di coordinamento interistituzionali che lei, per il tema dei minori stranieri non accompagnati, aveva già avviato nella precedente legislatura (Governo Monti).
Strutturazione di un sistema informativo ad hoc sempre sul target dei minori stranieri non accompagnati.

Sulla questione delle risorse ricorda che i finanziamenti sono vecchi e che non essendo sono stati rifinanziati, si stanno esaurendo. Per questo, con ogni probabilità, uscirà un unico bando unificato, nell'ottica di un'ottimizzazione delle risorse.
In riferimento alle nuove tipologie di sfruttamento indica l'ipocrisia con cui tutta la società si muove intorno, ad esempio, al ruolo che nella nostra società occupano le badanti. Sottolinea le difficoltà con cui lei stessa si è dovuta confrontare, ad esempio, scegliendo di non individuare la possibilità che le condizioni delle badanti siano di grave sfruttamento. "L'ho fatto con ipocrisia ma non potevo permettere che migliaia di famiglie fossero denunciate, dato che in Italia le condizioni del welfare sono disastrate".

Il Procuratore aggiunto Direzione Nazionale Antimafia Giusto Sciacchitano evidenzia la complessità del fenomeno tratta: "Nessun fenomeno è così complesso come quello della tratta di esseri umani".
Il traffico è primariamente gestito dalle mafie straniere (nei paesi di origine e transito) e non dalle mafie italiane e per affrontare il fenomeno tratta bisogna guardare a queste caratteristiche. Dovremmo creare un sistema per cui i trafficanti abbiano scarsi guadagni e pene severe, il problema però è che la nostra competenza si ferma a confini nazionali.
Fuori dai confini europei (Nigeria, Cina, etc.) il fenomeno non è percepito come qualcosa di cui preoccuparsi. Dunque la lotta al traffico è monca. Ma anche Grecia e Turchia, anche dentro i confini europei a volte è così, ad esempio. Dunque il problema è squisitamente politico, di tecnico non ha più nulla, abbiamo fatto tutto il possibile.
È necessario parlarne nell'ambito dell'unione europea, individuando l'organismo politico in grado di recepire con la giusta forza questa emergenza.
Ma il problema politico è ancora più ampio. Dal 2000 la tratta fa parte della Convenzione di Palermo, ma a detta del Commissario dell'ONU non è attuata, sebbene i Paesi l'abbiamo ratificata. Peggio, anno scorso, tre paesi (Canada, Giappone, e Regno Unito) hanno posto il veto affinché nell'ambito delle nazioni unite si verifichi e si dibatta su chi attua queste norme.

DIBATTITO

Un'esponente della CISL di Napoli ricorda l'importanza di intervenire sullo sfruttamento lavorativo e sul ruolo delle mafie italiane.

Andrea Morniroli sottolinea l'importanza di istituire nuovamente tavoli di confronto tra le istituzioni governative e le realtà che operano sul fenomeno, perché oltre la mancanza dei finanziamenti e delle risorse in questi ultimi anni è mancato uno spazio politico di riflessione. Proprio per il quadro di complessità descritto in tutti gli interventi è indispensabile trovare i 4.000.000 di euro che mancano per garantire l'attuazione delle azioni di emersione e assistenza a favore delle vittime di tratta. Se dovessero venire a mancare anche queste risorse ciò non potrebbe che essere interpretato come una mancanza di interesse politico al fenomeno.

Tiziana Manente ricorda la calata percezione sull'urgenza del fenomeno e la diminuzione delle condanne per riduzione in schiavitù.

Pia Covre, sottolinea la necessità di ritrovare attenzione al tema della salute e soprattutto di intervenire per prevenire qualsiasi approccio securitario repressivo che alla fine porta solo maggiori problemi sia in termini di aumento dei danni per le persone fragili, sia in termini di nascondere e non risolvere i fenomeni.

Un'esponente di Papa Giovanni XXIII di Massa Carrara interviene sulla necessità di istituire elementi di punibilità dei clienti, così come in altri Paesi d'Europa.

Conclusioni della Giammarinaro:
È di fondamentale importanza intervenire sulla legge sull'immigrazione e più in generale sulle politiche migratorie, in particolare si ritengono urgenti due punti:
1)  la criminalizzazione dell'immigrazione che segue al reato di clandestinità è un ostacolo all'emersione del fenomeno perché mette le vittime in una condizione di ricattabilità e ne aumenta la vulnerabilità. Pertanto deve essere abolito.
2) ugualmente la connessione tra contratto di lavoro e status di residenza aumenta le condizioni di precarietà e vulnerabilità.
Occorre dunque, con urgenza, arricchire il quadro di garanzia e pensare alla inclusione sociale delle vittime.
Si rende altresì indispensabile rilanciare un tavolo politico di consultazione con la società civile per un dibattito continuo su come procedere nei temi del contrasto, dell'emersione del fenomeno e nell'assistenza alle vittime.

Il Convegno è stato trasmesso in diretta anche sul canale satellitare della Camera.
Qui il video integrale

La successione degli interventi nel video:
Laura Boldrini - 1:25
Maria Grazia Giammarinaro - 14:50
Maria Cecilia Guerra - 37:35
Giusto Sciacchitano - 55:14
Oria Gargano, cooperativa Be Free, Roma - 1:13:30
Liliana Ocmin, segreteria confederale CISL - 1:15:10
Andrea Morniroli, cooperativa sociale Dedalus, Napoli - 1:18:58
Teresa Manente, Associazione Differenza Donna, Roma - 1:22:42
Pia Covre, Progetto regionale sulla tratta Friuli Venezia Giulia - 1:24:43
Roberto Gerali, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII - 1:28:26
Conclusioni: Maria Grazia Giammarinaro - 1:30:34

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