Torino,
12 Agosto 2016
Oggetto:
bando finanziamento interventi di assistenza per le vittime di tratta
- lettera aperta
Egregia
Ministra Boschi,
In
seguito alla pubblicazione della graduatoria relativa al bando
emanato dal Dipartimento per le Pari Opportunità per il
finanziamento dei progetti di assistenza a favore delle vittime di
tratta, l’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione
manifesta preoccupazione rispetto alle prospettive che si delineano
nel prossimo futuro.
La
valutazione dei progetti presentati ha infatti condotto al
finanziamento di diversi progetti certamente rispondenti ai parametri
individuati ma ha di fatto comportato che ben cinque Regioni - Valle
D’Aosta, Piemonte, Liguria, Basilicata, Sardegna - non potranno
usufruire, sul loro territorio, di servizi di enti specializzati
nell’assistenza alle vittime della tratta degli esseri umani
fenomeno, come noto, in preoccupante espansione anche in seguito
all’intensificarsi dei flussi migratori.
In
tali Regioni, peraltro, hanno fino ad oggi operato enti che da oltre
quindici anni offrono servizi integrati per la tutela delle vittime
della tratta e che costituiscono un importante punto di riferimento
per le Istituzioni e per le Autorità locali.
Inoltre
in Sicilia, territorio fortemente sensibile al fenomeno per evidenti
ragioni, risulta essere stato finanziato uno solo progetti con
conseguente mancanza di copertura di interi territori si pensi ad
esempio alle zone limitrofe al centro di Mineo.
In
assenza di una dimensione nazionale, lo Stato italiano potrebbe non
essere in grado di assicurare in modo completo ed effettivo
l'applicazione delle misure previste dalle Convenzioni internazionali
in materia, tra cui la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla
lotta contro la tratta del 2005 e soprattutto dalla Direttiva europea
2011/36/UE, ed in particolare le misure finalizzate alla precoce
identificazione delle vittime.
Il
rischio di una ricaduta pesante sul contrasto al crimine e sulla
protezione delle vittime, nonché su una loro adeguata assistenza, è
dunque altissimo tenuto conto anche del fatto che uno dei maggiori
limiti del sistema recentemente emerso è la scarsità dei posti
disponibili nelle strutture di accoglienza protette dedicate
specificamente alle vittime che decidono di sottrarsi dalle
situazioni di sfruttamento e che, come già evidenziato, in alcune
zone non vi saranno case di fuga in cui poter accogliere e proteggere
tali persone.
Nel
recente passato il Dipartimento per le Pari Opportunità, quale
Meccanismo equivalente così come disposto dal D.Lgs. 24/14, aveva
finalmente avviato una nuova stagione nell’ambito del contrasto
alla tratta e alla protezione delle vittime, approvando il Piano
Nazionale d’azione contro la tratta e disciplinando, con il d.p.c.m
dello scorso maggio, il nuovo programma unico di emersione,
assistenza e integrazione sociale.
La
prospettiva auspicata era quella per cui finalmente il Sistema
Nazionale anti-tratta, messo in atto dagli enti del pubblico e del
privato sociale che da anni operano nei diversi territori, divenisse
una realtà consolidata, non più costretta a subordinare la propria
sopravvivenza a bandi di finanziamento annuali che, tra l’altro,
per ben quattro anni sono mancati.
Riteniamo
che la delega affidataLe dal Presidente del Consiglio sia
un’ulteriore conferma della rilevanza che il Governo attribuisce ai
temi connessi con le pari opportunità e tra questi il tema della
tratta degli esseri umani.
In
tal senso non possiamo che auspicare che il Dipartimento si adoperi
urgentemente, Suo tramite, per reperire le risorse finanziarie per
consentire che proseguano o vengano avviati progetti per l’assistenza
delle vittime di tratta nei territori che ad oggi sono rimasti privi
di interventi di enti specializzati nell’assistenza alle vittime di
tratta.
Riteniamo
inoltre imprescindibile che il Sistema Nazionale anti-tratta -
indubbiamente una preziosa risorsa per lo Stato italiano - sia messo
definitivamente a sistema, al fine di evitare per il futuro
conseguenze quale quella che si è attualmente venuta a verificare.
Restiamo
a disposizione per ogni opportuno approfondimento.
Avv.
Lorenzo Trucco
Presidente
di A.S.G.I.
Associazione
per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione
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