TRA
IL DIRE E IL FARE....
La Piattaforma Nazionale
Antitratta organizza un momento di incontro pubblico con i
parlamentari e rappresentanti della stampa per raccontare i risultati
ottenuti con i progetti che da oltre 15 anni lavorano in diverse
Regioni d'Italia per contrastare il fenomeno della tratta e per
tutelare e promuovere i diritti delle persone che ne sono vittime.
Un
racconto che proverà a declinare tali esiti su tre diversi piani:
quello dei diritti, quello economico e quello della costruzione di
benessere e sicurezza collettivo.
L'incontro,
al di là di quelle che sono le continue dichiarazioni che arrivano
dal mondo delle istiituzioni sulla necessità e la centralità delle
azioni tese a contrastare il fenomeno della tratta, proporrà ai
parlamentari presenti una piattaforma di impegni finalizzati ad
implementare e stabilizzare il Sistema nazionale antitratta, anche a
partire dal reperimento di risorse economiche adeguate a sostenerlo.
Nella Legge di Stabilità
appena approvata, il fondo a sostegno del sistema antitratta è stato
portato dai 9 milioni all''anno previsti per tre anni a 3 milioni di
euro all'anno per lo stesso periodo.
Un pesante taglio che
rischia di rendere già debole in partenza il Piano Nazionale
Antitratta, che dopo anni di colpevole ritardo è oggi in fase di
approvazione e di fare chiudere molti dei progetti che ogni giorno
contrastano il traffico a partire dalla tutela e promozione dei
diritti delle vittime.
Un disinvestimento che
colpisce non solo il lavoro sociale ma che segnala anche una mancanza
di lungimiranza sui terreni del contrasto alla criminalità.
Infatti, da questo punto
di vista va sottolineato come in circa 15 anni di progetti antitratta
(sostenuti da un finanziamento annuale mediamente intorno ai 9
milioni di euro) sono state circa 37.000 le persone che si sono
sottratte ai trafficanti.
Più volte la Direzione
Nazionale Antimafia ha evidenziato che ogni vittima sottratta al
traffico significa anche togliere alle organizzazioni criminali che
lo gestiscono circa 40.000 euro anno.
Quindi, oltre ad aiutare
37mila persone ad emanciparsi e in molti casi a denunciare i loro
sfruttatori, il lavoro dei progetti ha consentito di sottrarre ai
trafficanti circa 1.480.000.000 euro.
Se poi si considera che
tale cifra è spesso reinvestita in altre attività illegali, prime
fra tutte quelle relative al traffico di armi e droga, che producono
ricavi 20/30 volte superiori alle cifre investite, si arriva ad una
cifra enorme che davvero stride e rende evidente la miopia politica,
anche da questo punto di vista, dei tagli avvenuti nella Legge di
Stabilità.
Ancora una volta prevale
un atteggiamento che continua a considerare gli interventi sociali
come una sorta di spesa a perdere e sacrificabile piuttosto che un
vantaggioso investimento di risorse pubbliche con effetti immediati e
importanti sulla sicurezza non solo delle vittime ma di tutta la
comunità.
All'incontro, che avrà luogo il giorno 26 febbraio, dalle ore 11 alle ore 14, presso la Sala del Refettorio, Palazzo S. Macuto, via del Seminario 76, Roma, oltre ai progetti che lavorano quotidianamente sul tema parteciperanno parlamentari ed esperti del settore, tra cui l'On. Giovanna Martelli, Paola Degani (Università di Padova), Claudio Donadel (Comune di Venezia).
L'incontro
sarà aperto da una relazione introduttiva a cura della Piattaforma
Nazionale Antitratta.
A questo link il testo
dell'interpellanza parlamentare presentata dall'On. Martelli
sull'impegno del Governo nella lotta alla tratta
http://parlamento17.openpolis.it/atto/documento/id/171790
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